nei periodi 7-12 marzo 2022 e 21-30 marzo 2022
Conversione sinodale luoghi di apprendimento ed esercizio della sinodalità (domande IV, V e X del questionario generale)
1) Celebrare (domanda n. 4 del questionario generale)
“Camminare insieme” è possibile solo se si fonda sull’ascolto comunitario della Parola e sulla celebrazione dell’Eucaristia. Come la preghiera e la liturgia ispirano le decisioni più importanti nella vita della nostra Chiesa? Quanto le nostre comunità riescono a vivere la dimensione comunitaria dell’ascolto della Parola e della liturgia? Che cosa ci ha insegnato il tempo della pandemia sulla vita liturgica delle nostre comunità? Quanto le nostre comunità promuovono la partecipazione attiva di tutti i fedeli alla liturgia? Come possiamo sostenere nelle nostre comunità l’ascolto comunitario della Parola e la cura della liturgia? accogliere in esse la vita del mondo? Quale spazio viene dato all’esercizio dei ministeri del lettorato e dell’accolitato?
Lo stile della preparazione e della celebrazione dei nostri momenti rituali è realmente espressione della variegata compagine della comunità? E la concreta forma rituale, che diamo alle nostre celebrazioni, rende evidente la Chiesa-comunione?
2) Corresponsabili nella missione (domanda n. 5 del questionario generale)
La sinodalità è a servizio della missione della Chiesa, a cui tutti i suoi membri sono chiamati a partecipare. Poiché siamo tutti discepoli missionari, in che modo ogni battezzato è chiamato a partecipare alla missione della Chiesa? Cosa impedisce ai battezzati di essere attivi nella missione? Quali aree di missione stiamo trascurando? La catechesi è esercitata in una logica di corresponsabilità? In modo particolare: l’iniziazione cristiana dei fanciulli, adolescenti e ragazzi è occasione per coinvolgere le famiglie, per risvegliare in loro il gusto della fede ed il fascino della vita comunitaria? Come la vita di carità, le iniziative di solidarietà, sono vissute quale elemento costitutivo della missione della Chiesa?
Come Chiesa diocesana in che modo ci prendiamo a cuore la formazione iniziale e permanente dei presbiteri? Come attraverso il lavoro dei nostri organismi possiamo sostenere coloro che servono la società in vari modi (impegno sociale e politico, ricerca scientifica, educazione, promozione della giustizia sociale, tutela dei diritti umani, cura dell’ambiente, ecc.)? Come effettuiamo il discernimento sulle scelte missionarie? Come contribuiamo alla costruzione e alla realizzazione delle linne-guida pastorali diocesane? Come nella costruzione del Regno di Dio possono contribuire anche quanti non si riconoscono come credenti e come riteniamo di poter tessere reti di collaborazione e di scambio?
3) Formarsi alla sinodalità (domanda n. 10 del questionario generale)
La spiritualità del camminare insieme è chiamata a diventare principio educativo per la formazione della persona umana e del cristiano, delle famiglie e delle comunità. Come la Chiesa locale promuove nella vita delle parrocchie e delle comunità la spiritualità e lo stile del camminare insieme? Come la nostra Chiesa locale forma i presbiteri e le altre figure che rivestono ruoli di responsabilità all’interno per renderle più capaci di “camminare insieme”, ascoltarsi a vicenda e dialogare? Che formazione offriamo al discernimento e all’esercizio dell’autorità? Come la Chiesa locale valorizza nella formazione e nell’evangelizzazione l’esperienza e l’apporto delle aggregazioni laicali?
In modo concreto: crediamo nel cammino sinodale? Abbiamo un cuore disponibile a riconoscere l’azione dello Spirito che ci sospinge a ripensare il nostro modo di essere parte della Chiesa, per assumere stili sinodali di vita cristiana? Siamo disponibili a lasciarci cambiare nelle nostre abitudini?